Con il passare degli anni e l’avanzare della tecnologia, la diffusione del web ha imposto nuove forme di comunicazione.
Soprattutto il Governo centrale e, tra i ministeri dello Stato, per primo quello della Giustizia, dovettero misurarsi con l’esigenza di indirizzare la propria comunicazione istituzionale ad un pubblico sempre più vasto di utenti.
La diffusione e l’utilizzo della rete internet ha imposto di aprire una nuova pagina della comunicazione istituzionale, caratterizzata da una componente essenziale, quale è il fattore -velocità della comunicazione.
Una comunicazione istituzionale più veloce, infatti, rappresenta molte volte anche una comunicazione più trasparente ed immediata.
Ecco quindi, a partire dagli anni novanta del secolo scorso, la creazione dei primi siti web ministeriali, che col passare degli anni, a cascata si sono diffusi anche a livello locale e, soprattutto nel periodo a cavallo del secondo millennio, si è assistito alla nascita di pagine web realizzate direttamente da alcune Corti d’Appello e Procure Generali italiane, oltre che da vari Tribunali e Procure della Repubblica; mentre la struttura centrale del Ministero della Giustizia rinnovava completamente il proprio sito web nel 2009.
La realizzazione di siti web e la creazione di uffici stampa presso le amministrazioni pubbliche, la istituzione di una figura precisa di funzionario del Ministero della Giustizia, quale il “comunicatore”, impose al Governo una legge di riordino del settore, affinché fossero meglio regolati trasparenza ed efficacia dell’azione amministrativa e codificata la disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, la Legge n.150 del 7 giugno 2000.
Questa norma titolata appunto “ Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”, al punto 4 del primo articolo cita per la prima volta anche l’uso degli “strumenti telematici”.
Nel magma di questi sostantivi rientra anche la creazione e l’uso di siti web, che,, come le altre forme di comunicazione pubblica elencate nel testo della suddetta Legge, dovranno coniugare: “ la comunicazione esterna rivolta ai cittadini, alle collettività e ad altri enti ogni modalità tecnica ed organizzativa” al fine di “illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative…le attività delle istituzioni e il loro funzionamento; favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza…l’immagine delle amministrazioni…conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale”.
A questi importanti dettami normativi, definiti dalla legge n.150 del 2000, che possiamo considerare la madre della comunicazione pubblica, dovrà quindi uniformarsi la creazione e l’utilizzo del sito web del Tribunale della Repubblica di Foggia.
DECRETO DI CHIUSURA DEL FALLIMENTO
L’INDIRIZZO PROT.TRIBUNALE.FOGGIA@GIUSTIZIACERT.IT E L’INDIRIZZO PROT.TRIBUNALE.FOGGIA@GIUSTIZIA.IT NON SONO ATTIVI.
NON UTILIZZARE
Art. 73 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69
Prot. 7394
I rientri del 24/12 e del 31/12/2020 sono anticipati, rispettivamente, al giorno 23/12/2020 e 30/12/2020.
DECRETO DI CHIUSURA DEL FALLIMENTO n. 34 / 2016 , n. 34-1/2016, n. 34-2/2016 R.G. Fall - SD LAVORI GENERALI S.A.S. DI SCARCIA MONICA & DE LORENZO VITTORIO e dei soci SCARCIA MONICA e DE LORENZO VITTORIO
Il Tribunale di Foggia, nella persona del Giudice Delegato, dispone la procedura di liquidazione del V.G. sovraindebitamento 986/2020
Nuove Pec per la ricezione degli atti penali nei settori GIP/GUP, DIBATTIMENTO ed ESECUZIONI PENALI.
Articolo 73 D.L. n. 69/2013, convertito in legge 9 Agosto 2013, n. 98, e successive modifiche.